Una guida gentile per non sentirmi soli nei momenti difficili

Ci sono giorni in cui tutto pesa.
Sono giorni in cui anche le cose semplici sembrano faticose, il respiro si fa più corto e la mente si riempie di pensieri che non aiutano.
E in quei momenti, la voce interiore che ci parla può fare la differenza: può ferirci di più, oppure accompagnarci con delicatezza.
A volte ci diciamo cose dure:
“Dovresti farcela”, “Non è niente”, “Smettila di essere così”, “Sei sempre il solito”.
Ma cosa succede se invece impariamo a dirci parole nuove?
Pensiamo a parole che non negano la difficoltà, ma che ci aiutano a rimanere in contatto con noi stessi, anche nel dolore.
Parole che aiutano, piccole frasi da tenere vicine.
Non sono formule magiche, sono frasi di cura, da sussurrarsi o scriversi, da ripetere quando serve.
Ti invito a leggerle lentamente e sentire se qualcuna ti “risuona” più delle altre.
– “In questo momento sto facendo del mio meglio”
– “È normale sentirmi così, dopo quello che ho vissuto”
– “Non devo avere tutte le risposte adesso”
– “Sto attraversando un momento difficile, ma non sono solo/a”
– “Anche questo passerà, un passo alla volta”
– “Il mio valore non dipende da come mi sento oggi”
– “Merito lo stesso rispetto e cura, anche se sono fragile”
– “Posso fermarmi. Posso respirare. Posso ricominciare.”
Perché serve parlarsi con gentilezza?
Il nostro cervello tende a interiorizzare i messaggi che riceve più spesso.
Se la voce dentro di noi è costantemente critica o svalutante, finiamo per crederle.
Ma quando iniziamo a introdurre una voce più compassionevole, più umana, possiamo ricostruire un senso di sicurezza interna, anche nei momenti più difficili.
Non è debolezza.
È una forma di forza silenziosa.
Spunti per il dialogo interiore
C’è una frase tra quelle sopra che vorresti tenere nel portafoglio, come un piccolo talismano?
Se potessi parlare a te stesso/a come parleresti a un caro amico in difficoltà, cosa diresti oggi?
Qual è una parola che vorresti sentirti dire, ma che non hai mai ricevuto abbastanza?
