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Succede spesso, nelle coppie, che i partner vadano in crisi perché non si capiscono più o non riescono più a dialogare tra loro.
Si mettono allora in atto una serie di meccanismi come:
– lamentarsi
– criticare l’altro
– “far orecchie da mercante”
– fare il gioco del silenzio
– fare la vittima
– diventare aggressivi
– usare la tecnica “io ho ragione…tu hai torto”
– salire in cattedra e trattare il partner come un bambino
A volte si attribuiscono questi comportamenti alle differenze tra i partner e alle loro scale di valori.
In realtà, spesso, dietro a queste accuse reciproche si nascondono una serie di bisogni personali non soddisfatti, come ad esempio l’essere amati, riconosciuti, rispettati, capiti, accettati o il bisogno di esprimere liberamente il proprio pensiero, di avere la fiducia dell’altro.
Il primo problema è che spesso non si hanno chiari quelli che sono i propri bisogni e, come conseguenza, non è possibile comunicarli al partner.
Ma è possibile trasformare la crisi in qualcosa di utile e positivo? Sì, se la si gestisce nella maniera opportuna, cogliendola come un segnale di ricchezza e di diversità, come un’occasione per ridefinire la situazione, trovare nuovi equilibri e cercare nuovi stimoli di crescita.
Oggi sappiamo che, all’interno di un sistema biologico, la crisi è normale, anzi può avere un effetto di crescita poiché favorisce l’emergere di soluzioni nuove, diverse e a lungo andare più soddisfacenti rispetto ai problemi che ci troviamo davanti.
Risulta invece distruttiva ogni volta che si mettono in atto dinamiche parziali e fuori controllo, perché questo porta alla distruzione del sistema entro cui la crisi si è verificata.
La crisi non è negativa di per sé. Il grado di soddisfazione rispetto a noi stessi, la nostra autostima e il nostro benessere psicofisico possono dipendere però da come affrontiamo la crisi.
Quando richiedere una consulenza psicologica di coppia?
Quando la relazione diventa conflittuale, aumentano le discussioni e le incomprensioni, così come la rabbia e la frustrazione personale.
Una relazione di coppia insoddisfacente o conflittuale può creare problemi di diversa natura che i partners si “trascinano” anche in ambiti diversi: lavoro, educazione dei figli, salute e benessere psicofisico.
Quando le coppie vivono una situazione di malessere o di conflitto che non riescono più a risolvere in modo autonomo, possono richiedere una consulenza di coppia.
I motivi per cui si richiede una consulenza sono molteplici. I più diffusi sono:
- difficoltà di comunicazione
- presa di decisione e progettualità
- momenti critici e di passaggio (convivenza, matrimonio, gravidanza, nascita figli, adolescenza dei figli, separazione)
- difficoltà sessuali
- infertilità
- malattia
Gli incontri di consulenza psicologica di coppia hanno l’obiettivo di fare chiarezza sui problemi specifici della relazione e sui propri vissuti personali, trovando le prime risposte su come si possono affrontare.
La fase di consulenza può terminare con l’indicazione del terapeuta di proseguire con una vera propria psicoterapia di coppia, una psicoterapia individuale o un percorso di sostegno genitoriale.
Una psicoterapia di coppia non cerca di trovare semplici soluzioni di compromesso tra le posizioni conflittuali dei due partner, ma di promuovere l’avvio di un percorso di crescita e di cambiamento personale, che incide sul modo di stare insieme.
È per questo che della conflittualità all’interno della coppia viene evidenziata la valenza positiva e costruttiva, in quanto occasione e strumento per trovare nuove soluzioni più funzionali all’evoluzione della relazione.
Per rispondere a una domanda che spesso mi viene fatta, l’obiettivo della psicoterapia di coppia non è quello di tenere unita la coppia!
Gli obiettivi della psicoterapia di coppia sono:
- aiutare i due partner a superare il momento di stallo in cui si trovano e individuare le soluzioni più adatte per affrontarlo
- aiutare a costruire nuove capacità di interazione con l’altro
- aiutare i due partner ad analizzare le dinamiche relazionali in gioco e arrivare ad una maggiore consapevolezza di sé e della propria unione, per decidere se continuare a stare insieme o separarsi.
Con uno psicoterapeuta di coppia, i due partner possono esprimere e condividere pensieri e vissuti, collegando il periodo di crisi che stanno vivendo in quel momento all’intera storia della coppia.
E’ possibile arrivare a superare sterili discussioni e la rabbia che segna spesso questi momenti conflittuali.
Se vuoi richiedere un colloquio con la dott.ssa Maura Schiavetta, chiama il numero 3381213793 o compila il modulo qui sotto qui sotto: