Durante il periodo della gravidanza e del post-partum, le neo-mamme possono riscontrare momenti di fragilità emotiva, che da una parte possono essere reazioni fisiologiche “normali” ai grandi cambiamenti da affrontare in un periodo così breve (solo 9 mesi di attesa e altrettanti di ri-equilibrio), e dall’altra possono trasformarsi in forme di ansia e depressione, prima o dopo l’arrivo del bebè.
Queste forme di disagio vanno pensate lungo un continuum temporale (dal momento del concepimento al periodo dopo il parto, attraversando tutto il corso della gravidanza) e un continuum di gravità (da condizioni transitorie, alla psicopatologia vera e propria, fino a gravi situazioni di emergenza).
Sapendo che i disturbi d’ansia e dell’umore possono cominciare prima del parto, diventa molto importante riconoscere e trattare i disturbi ansiosi e depressivi durante la gravidanza, per prevenirli o ridurli nel post-partum e per promuovere il benessere madre-bambino.
Quando emerge una sofferenza psicologica in gravidanza, questa può avere un impatto negativo sia sulla salute mentale della madre dopo il parto, sia sullo sviluppo del bambino.
Sono stati indicati come fattori di rischio per lo sviluppo di psicopatologia:
- episodi precedenti di depressione;
- vulnerabilità ormonale;
- ansia in gravidanza;
- gravidanza non programmata e/o non desiderata;
- difficoltà di relazione con il partner;
- inadeguato supporto psicosociale;
- recenti eventi di vita stressanti, ecc.
I fattori di protezione sono invece costituiti dai numerosi contatti che la donna intrattiene con le strutture sanitarie:
- visite ginecologiche
- esami di laboratorio o ecografie
- corso pre-parto o altri momenti di confronto con neo-mamme
- ricovero per il parto
- visita ginecologica a 40 giorni dopo il parto.
Tutti questi momenti costituiscono delle opportunità molto importanti per monitorare e prevenire l’andamento dello stato psicofisico della donna.
Per tutti questi motivi, è importante prendersi cura di sè e del proprio benessere psicologico in gravidanza e nel post-partum, attivandosi per condividere vissuti spesso ambivalenti e confrontarsi sull’esperienza della maternità.
Durante la consulenza psicologica nel periodo perinatale si indaga il momento che la donna sta vivendo e come questo si inserisce nella sua storia di vita.
Che significato attribuisce alla gravidanza? Cosa si aspetta? Che tipo di cure ha ricevuto e che tipo di mamma vorrebbe diventare? Quali sono le sue paure o preoccupazioni rispetto a quello che succederà dopo il parto?
Il lavoro consiste nel partire dal vissuto delle donna, per capirne la sua origine e trovare le giuste strategie per risolverlo nel presente.
Una psicoterapia che utilizza l’approccio EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) risulta particolarmente efficace per la risoluzione adattiva di tutti i tipi di trauma, compresi quelli legati al tema della gravidanza e post-partum come lutto nel periodo perinatale, aborti spontanei, IVG, ecc.
Nello Studio di Psicologia di via Marghera 6/B a Milano, è possibile partecipare a colloqui individuali, sedute di coppia e incontri in piccolo gruppo (4/5 neo-mamme), con la Psicologa Psicoterapeuta Maura Schiavetta.
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